Prestito Pensionistico APE e Pensione Anticipata: Conviene Davvero?

A partire dal 2017 tutti coloro che hanno 63 anni potranno scegliere di andare in pensione anticipatamente, con precisione con tre anni e sette mesi d’anticipo. Per poter usufruire della pensione anticipata sarà necessario richiedere il prestito pensionistico APE.

Cos’è e Come Funziona

Il prestito pensionistico APE permette a chi ha raggiunto i 63 anni di età di ritirarsi in anticipo dal mondo del lavoro, magari perchè a causa della crisi economica non si possiede più una posizione lavorativa e nessuno riesce ad offrire un lavoro ad una persona che spesso viene considerata, erroneamente, in età avanzata o magari perchè raggiunta tale età si prende la decisione che, dopo tanti anni di duro lavoro, si è giunti al momento ideale per ritirarsi e godersi il proprio giusto riposo.

Colui che intende richiedere la pensione anticipata dovrà richiedere un prestito bancario. L’istituto di credito erogherà nei confronti del richiedente una somma di denaro per tre anni che andrà a sostituire la pensione, sino a quando l’interessato non otterrà quella reale. Il pensionato dovrà poi rimborsare la somma ricevuta dalla banca durante i tre anni entro un massimo di 20 anni. Il rimborso del prestito pensionistico APE verrà rimborsato con una trattenuta sulla pensione che avrà un importo massimo compreso tra il 4% ed il 15%.

Conviene?

C’è chi afferma che tale manovra sia stata fatta per fare arricchire ulteriormente le banche in quanto per andare in pensione le persone sono costrette a richiedere un prestito.

D’altro canto però bisogna pensare che andare in pensione all’età di 63 anni per alcuni potrebbe essere un’enorme vantaggio. Arrivare all’età di 63 anni ed andare ancora a lavorare, soprattutto se si fa un lavoro dove ci si spezza realmente la schiena, non è il massimo.

E’ dunque opportuno valutare ciascuna ipotesi singolarmente, per alcune persone continuare a lavorare, una volta arrivati all’età di sessantatré anni, potrebbe essere alquanto faticoso. Per altre persone invece, che magari godono di un’ottima posizione lavorativa dove non si compiono grandi sforzi fisici, molto probabilmente la scelta giusta potrebbe essere quella di continuare a lavorare.

Alla domanda relativa all’anticipo pensionistico, detto anche APE, riguardante la convenienza di richiederlo o meno, possiamo solo affermare che la giusta soluzione è conosciuta solo dal lavoratore che, in base alle proprie condizioni di salute, sia fisica che mentale, dovrà prendere una decisione che, secondo il nostro punto di vista, non sarà mai errata in ogni caso.