Perché gli Immobili Non sono affatto un Investimento Sicuro

Nell’immaginario collettivo, il mondo immobiliare rappresenta la scelta più vantaggiosa per chi desidera investire i propri soldi, al punto che questo viene definito senza mezzi termini “investimento sicuro”.

La realtà dei fatti, tuttavia, è ben diversa: è sicuramente vero che investire acquistando un’abitazione o un altro tipo di immobile può essere fruttuoso, ma questo è un investimento a tutti gli effetti e, in quanto tale, ha i suoi rischi.

Nel mondo degli investimenti finanziari è cosa nota il fatto che ad ogni investimento corrisponda un rischio: sicuramente l’investitore sceglie con oculatezza le tipologie di investimento da effettuare, con altrettanta cura sceglie le migliori banche, magari consultando le indicazioni di portali specializzati quali www.segnaliditrading.net, ma non esiste alcun investimento con “rischio zero”.

Ma quali sono, dunque, i principali rischi correlati all’acquisto di un immobile con finalità di investimento? Scopriamo subito.

Un Investimento su cui gravano diversi costi

Anzitutto bisogna sottolineare che quello immobiliare è un investimento piuttosto costoso, nel senso che oltre al prezzo del bene, l’acquirente deve sostenere anche delle ulteriori spese, si pensi ad esempio ai costi notarili e alle varie tasse, le quali sono un costo amministrativo di carattere continuativo.

La redditività non dipende solo dal valore del bene, ma anche dalla domanda

Oltre a questo, va considerata anche la capacità del bene di riuscire a fruttare, ed essa non è correlata esclusivamente all’oggettivo valore dell’immobile, bensì dipende fortemente anche dalla domanda di mercato.

La domanda di mercato è una componente fondamentale nella determinazione delle tariffe di locazione, d’altronde questo spiega perché in città come Milano, che godono di una domanda molto elevata, immobili tecnicamente poco performanti e dalla metratura limitata sono locati a tariffe superiori di quelle di immobili ben più apprezzabili nelle caratteristiche, ma situati in tutt’altre zone d’Italia.

Il peso delle esternalità

La domanda di mercato, dunque di conseguenza anche le tariffe di locazione, risente inevitabilmente anche di fattori esterni: l’apertura di una nuova facoltà universitaria in città può essere un qualcosa in grado di incrementare la domanda, così come l’aumento del blasone turistico della zona, al contrario l’apertura di una fabbrica inquinante nei dintorni può essere un’esternalità che incide negativamente sulla domanda.

Situazioni simili possono essere previste, ma nessuno può avere alcuna certezza a riguardo, soprattutto nel lungo periodo, ecco perché non è certo né che si riesca a trovare un inquilino, né a quale tariffa sarà possibile affittare il proprio bene.

La situazione economica generale

Anche la situazione economica generale di un territorio, o dell’intera nazione, ha dei risvolti sul mondo immobiliare: è già accaduto in un recente passato che la crisi economica riducesse in modo consistente il numero di compravendite, proprio come la quantità di immobili affittati, di conseguenza anche questo è un fattore che contribuisce a rendere quello immobiliare un settore tutt’altro che certo.

L’incertezza sul valore futuro del bene

L’incertezza di cui abbiam parlato riguarda la possibilità di far fruttare l’immobile attraverso le locazioni, sia la possibilità di rivenderlo dopo il suo acquisto.

Gli immobili sono dei beni molto costosi, di conseguenza non deve stupire il fatto che individuare un compratore non sia affatto facile, anzi possa richiedere dei tempi piuttosto lunghi; anche questo è un aspetto che va considerato nel momento in cui si soppesano i rischi correlati a tale investimento.

Se si spera di poter rivendere il proprio immobile a distanza di anni dal suo acquisto, inoltre, non si ha certezza del fatto che il suo valore incrementi, senza trascurare che nella differenza tra spesa ed eventuale ricavo pesano anche i vari costi extra che devono essere sostenuti, ovvero spese notarili, tasse e quant’altro previsto.